E' meglio dire Multiple o Molteple?
Breve Storia della Multipla (da MultiplaClubItalia)
La prima Fiat Multipla nacque da un'idea dell'ingegner Dante Giacosa, capo progettista della Fiat, che nel 1956 decise di anticipare il concetto oggi molto in voga delle cosiddette "monovolume".
L'esigenza giunse dal fatto che occorreva sostituire con una vettura dall'uso promiscuo la 500 C Giardiniera Belvedere e fare in modo che si potesse realizzare il sogno di avere una vettura adatta indifferentemente alle necessità familiari o a quelle di lavoro.
Fu così che Giacosa rilevò nella 600 berlina la possibilità di realizzare il progetto, ma il motore posteriore avrebbe creato non poche difficoltà. Ecco perché inventò due grandi portiere laterali, avanzò il posto di guida e la possibilità di inserire due posti in più al centro della vettura. In questa maniera si poteva configurare l'interno a seconda delle diverse esigenze e gli stessi sedili (sei in tutto) potevano essere ripiegati, abbattuti e quelli posteriori persino nascosti sotto il pavimento.
Alla fine il risultato fu un auto al di fuori del comune, la cui commercializzazione venne apprezzata soprattutto da tassisti, artigiani e religiosi, tanto che le Fiat Multipla vennero quasi subito associate alle suore e ne nacquero persino delle simpatiche barzellette.
Il motore era un quattro cilindri di 633 cc e la tenuta di strada si rivelò subito efficace grazie alle sospensioni anteriori con doppi bracci triangolari ed oscillanti.
La stampa dell'epoca sollevò molti dubbi per la sua inconsueta forma (proprio come si è verificato per la moderna versione del 1998) e venne addirittura indetto un referendum - da un noto mensile specializzato tuttora esistente - per modificarne la linea.
Tuttavia, nel 1960 venne rinnovata la meccanica con l'aumento della cilindrata a 767 cc e la velocità massima fu portata a 105 chilometri orari grazie alla potenza dei 29 cavalli. La nuova versione si chiamò 600 D Multipla ed esteticamente si riconosceva dalle quattro feritoie di ventilazione ricavate sul cofano posteriore e per l'installazione di serie dello specchietto retrovisore esterno per ottemperare alle prescrizioni del nuovo Codice della Strada.
Dal 1956 al 1967 la Fiat 600 Multipla venne prodotta in 243.000 esemplari, un risultato giudicato ragguardevole benché inferiore al modello berlina. Oggi di queste vetture ne sono rimaste davvero poche ed i fortunati possessori le conservano gelosamente perché diventa sempre più difficile trovare i pezzi originali in caso di danno.
Anche la Polizia Stradale usava la Fiat 600 - Multipla
Persino l'allora Corpo delle Guardie di Pubblica Sicurezza (oggi Polizia di Stato) decise di utilizzare la Fiat Multipla e diversi esemplari vennero dati in dotazione alla Polizia Stradale a seguito dell'ampia versatilità del modello. Purtroppo per ora l'esemplare riprodotto nelle foto non è visibile nel museo della Polizia.
Da notare che il logo posto davanti alla vettura, riproduce esattamente quello che attualmente compare nel portellone posteriore della prima versione (1998) e sull'apparecchio cd del modello attuale.
Il mensile "Ruoteclassiche" dedicata la copertina a Fiat 600 Multipla
La Fiat 600 “Multipla” è stata - ed è tuttora - una vettura che ha destato non soltanto la curiosità ma anche l'interesse di tante persone, a cominciare dai collezionisti di auto d'epoca che ne hanno colto le molteplici peculiarità.
A testimoniarlo anche la rivista “Ruoteclassiche” che nell'aprile del 2001 ha dedicato la pagina di copertina proprio alla Fiat 600 “Multipla”, apostrofandola simpaticamente “Sorella Multipla” per richiamare l'allora consuetudine delle comunità religiose che acquistando questa vettura trovavano soddisfatte le esigenze più svariate.
Con un servizio di Alfredo Albertini, vengono illustrate le forme, i modelli, le caratteristiche tecniche e motoristiche della Multipla 600, senza dimenticare di evidenziare alcune particolarità come la possibilità di creare al suo interno un vero e proprio letto matrimoniale o di asportare in tutto o in parte i sedili posteriori.
Per lo stesso motivo, si legge nel servizio, la Fiat 600 “Multipla” venne preferita anche dai tassisti, i quali potevano trasportare più persone o sistemare adeguatamente i bagagli.
Una piccola curiosità: nel 1967, quando la Fiat decise di toglierla dal mercato, il prezzo di acquisto era di 780.000 lire, 30.000 in più di quel che costava la “850”.